Fra i molteplici interventi realizzati basterebbe ricordare quelli della sacrestia fantoniana di Alzano Lombardo, dell’Ancona di Giovanni del Maino a Morbegno, sulle opere del Bussolo a Fontanella del Monte e recentemente ad Albino o la collaborazione con Giacomo Manzù per comprendere la capacità e l’importanza di questa “bottega”.

La mostra è curata da Ilaria De Palma e allestita su progetto degli scenografi Roberto e Andrea Comotti.

Il percorso espositivo  è organizzato in settori disposti cronologicamente ad illustrare il lavoro di Lorenzo, Angelo, Eugenio e Luciano attraverso opere e immagini delle opere e degli interventi più significativi  realizzati. La mostra è dotata di catalogo con contributi di Luciano Gritti, Ilaria De Palma, Paolo Venturoli, Mariolina Olivari, Amalia Pacia, Emanuela Daffra. 

 

Il nuovo anno espositivo vede la sala Virgilio Carbonari ospitare la mostra “Bottega Gritti”.Si tratta, come già si intuisce dal titolo di una mostra particolare,  poco usuale, che mette al centro della riflessione “la bottega” dell’arte, intesa come luogo dove si apprende, si affina, si approfondisce con metodo lento e profondamente umano il mestiere.

Questa bottega artigiana è quella dei Gritti a Bergamo: Lorenzo (1876-1929) intagliatore; Angelo (1907-1975) scultore; Eugenio (1935) intagliatore-intarsiatore, restauratore e Luciano (1966) restauratore.Si tratta quindi, di una famiglia di figure che ruotano attorno all’unica “bottega” trovando lì,  le declinazioni più affini alla propria sensibilità e manualità fino a far diventare quel “luogo” uno dei punti di riferimento più rappresentativi del restauro ligneo bergamasco e lombardo.