La sala espositiva comunale Virgilio Carbonari ospita, dal 10 al 30 marzo, la mostra dedicata all’artista bergamasco Egidio Lazzarini. Nato a Calcio nel 1917, è una delle personalità che, con pochi altri, ha caratterizzato la cultura artistica locale del primo dopoguerra e solo una morte prematura, avvenuta nel 1963, non gli ha permesso di continuare a essere un protagonista degli anni seguenti. Questa è la prima personale a lui dedicata dopo quella del centenario della nascita, tenutasi nella sua città nel novembre 2017. E’ una esposizione dal carattere “intimo”, in sintonia con quello che Lazzarini svela nei dipinti. È una mostra costruita sulle opere di famiglia, accomunate da una pittura intensa e significative per il percorso del pittore. Dai lavori esposti traspare un artista dalla sensibilità non comune, che sa esaltare la materia di cui la sua pittura è fatta. Un artista capace di trasfigurare la realtà in un’immagine pittorica e poetica. L’esposizione va ad affiancarsi a quelle che ASAV, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Seriate, ha dedicato ai pittori bergamaschi della generazione degli anni ’10 del novecento: Mario Cornali (1915), Trento Longaretti (1916), Erminio Maffioletti (1913), Rinaldo Pigola (1918), Domenico Rossi (1911).

La mostra è accompagnata da un catalogo con presentazione critica di Mauro Corradini.

 

Breve Biografia

 Egidio Lazzarini è nato a Calcio il 28/03/1917. All’età di 11 anni, dopo gli studi elementari a Calcio, diviene ospite del Patronato San Vincenzo di Bergamo per frequentare la Scuola d’Arte “Andrea Fantoni” che negli anni Cinquanta lo vedrà titolare della Cattedra di Decorazione. Terminati gli studi superiori, continua i suoi studi artistici all’Accademia Carrara, allievo di Contardo Barbieri, riportando significativi premi al termine di ogni corso. Ottiene la licenza nel 1938, all’età di 21 anni. Sembra avviato a percorrere il cammino dell‘arte per la quale vive e nella quale crede profondamente, quando gli anni della guerra lasciano in sospeso il suo bisogno di un’intima ricerca. Si inserisce nella ripresa artistica che caratterizza tutta la provincia subito dopo la guerra; è presente a Milano nel 1945 alla Mostra degli Artisti Lombardi e in seguito parteciperà a tutte le rassegne più significative degli anni Cinquanta e Sessanta. Tra le più importanti la XXIV (1948) e la XXV (1950) Biennale di Venezia, la Mostra Internazionale di Brera e Permanente del 1953 a Milano (Premio Acquisto), il Premio Nazionale di Pittura a Terni (1954)