La mostra curata dalla figlia Giulia, neo laureata a Mendrisio, ma che ha vissuto dentro l’architettura e le architetture paterne, cerca di riportare l’atmosfera che Edoardo Milesi si porta dentro nei diversi studi, coi diversi collaboratori, nelle sue case e in quelle proposte ai suoi committenti come uno stile di vita, una scelta di crescita necessaria e utile. I lavori esposti sono raccolti a tema, mostrano il modus operandi dello studio di Bergamo, l’atmosfera di una progettazione condivisa, ma nessuna autocelebrazione traspare, nessun opera è esposta in modo esaustivo, in ordine cronologico o di importanza. “Dentro l’architettura” tenta di chiarire secondo un particolare modo di esporre i progetti, il pensiero  architettonico di Edoardo Milesi che dal 1978 mescola tradizione e innovazione seguendo un unico filo rosso, quello della ricerca attorno all’uomo nella natura

 

Edoardo Milesi, architetto nato a Bergamo nel 1954,  sostiene che essere architetto significhi occuparsi dell’uomo e della sua vita nei cicli complessi della natura. Per questo motivo da sempre si occupa di tutto quello che interessa la comunicazione tra gli uomini nella consapevolezza che lo spazio abitato ne fa parte. “La cultura che come un vestito ci siamo costruiti addosso è la nostra seconda natura, è con essa che dobbiamo confrontarci”. Questo il pensiero di Edoardo Milesi che nel suo fare architettura ci ha messo anche una rivista di cultura e di arte, scenografie teatrali, design ergonomici e inutili, scuole e chiese, fabbriche agricole, locali pubblici, giardino e residenze private. Una architettura fatta di passione per la luce, per i vuoti prima ancora dei pieni, per i materiali naturali, per le emozioni che sono in grado di modificare anche i luoghi.