diverse” afferma Roberto Mutti nel testo pubblicato nel catalogo edito dall’ASAV che accompagna la mostra il cui titolo “Con lo sguardo degli altri” indica il particolare rapporto che lega il collezionista a quelli che definisce come “suoi” autori. Tutto, infatti, nasce da un metodo che da molti anni lo caratterizza: non solo studiare ma conoscere direttamente i fotografi, frequentarli, lavorare con loro per realizzare mostre, cataloghi, libri, stabilire con alcuni legami di schietta amicizia sono gli elementi da cui è nata questa collezione d’autore mentre molte bancarelle sono state l’archivio da cui sono state estratte alcune delle anonime ma bellissime opere strappate al crudele destino dell’oblio.

 

La mostra “Con lo sguardo degli altri” è decisamente particolare perché riunisce le immagini della collezione privata del critico Roberto Mutti. La singolarità della proposta è legata alla eterogeneità di questa raccolta dove convivono cento pezzi fra loro diversissimi: fotografie di autori affermati e di giovani di valore, immagini stampate con tutti i crismi cari alla fine art e opere composte con tecniche miste e materiali più diversi, stampe contemporanee e antichi dagherrotipi.

 “Chi conosce questo mondo sa bene che non esistono collezioni private che si somiglino ed è questa la loro forza perché corrispondono a esperienze, visioni, disponibilità economiche, scelte culturali ed estetiche profondamente