edizioni del Premio Bergamo (1939-42) che portarono nella città orobica opere e artisti di primissimo piano, e alla diretta partecipazione ai principali Premi e Concorsi d’arte, tra cui la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1948), dove espose una Natura morta di gusto cubo-espressionista. Rossi ha spaziato dalla pittura alla ceramica alla decorazione murale realizzando interventi in edifici pubblici e privati (Casa Littoria, Bar Savoia, ex-Cinema Arlecchino, Borsa Merci, Banca Popolare di Bergamo, Palazzo Boschetti Bergamo) spesso in collaborazione con l’amico Erminio Maffioletti. Il suo originale stile pittorico incrocia gli stilemi di un espressionismo visionario dalle forti tinte sociali, prossimo a Mario Sironi e a George Rouault, con un colorismo aggressivo e antinaturalistico di deduzione fauve, tra Vlaminck, Matisse e il gruppo di Corrente. 

L’esposizione, realizzata con il sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, si terrà dal 13 marzo al 4 aprile 2011 presso la Sala “VIRGILIO CARBONARI” del Municipio di Seriate. In un allestimento concepito per nuclei tematici -Autoritratti, Ritratti, Paesaggi, Temi sacri, Nature morte, bozzetti per scenografie e decorazioni architettoniche, ceramiche -   la mostra allinea circa sessanta opere (la metà delle quail inedite o mai esposte) tra tele, pastelli, disegni, opere plastiche provenienti da collezioni pubbliche e private. Tra gli inediti anche la grande opera ceramica Arlecchino (1953) già nel Cinema Arlecchino, i cartoni per il graffito nella villa già De Beni a Bergamo, paesaggi, ritratti e nature morte. Scopo dell’iniziativa è approfondire la conoscenza della poliedrica personalità dell’artista, scomparso a soli 44 anni, che fu protagonista di spicco della scena artistica bergamasca nel secondo dopoguerra.

Allievo di Contardo Barbieri all’Accademia Carrara, Rossi fu infaticabile sperimentatore, sensibile alle istanze artistiche nazionali e internazionali, che potè frequentare e conoscere grazie alle memorabili