Il fantasma degli scatti espressi e di quelli sognati ci tiene sempre compagnia.

Bisogna tenersi collegati col territorio, lavorare in rete, oggi, è fondamentale: partecipare al Diagiro di Verdello è un appuntamento, partecipare ad altri concorsi è una sfida. Il materiale non manca. La FIAF dà il senso d’appartenenza.

Il connubio tra gruppo artisti e gruppo fotografi è avvenuto nell’ultima mostra di scultura, maggio 2005, un fil rouge che documenta i portali bronzei o vitrei più interessanti delle chiese bergamasche e limitrofe degli ultimi trent’anni circa. Con sapienza e professionalità il leader dei fotografi ha messo a disposizione competenza, tempo e passione, rappresentando una vera risorsa per tutta l’ASAV. Un’anima sola, quindi, non due. Sua è anche la documentazione puntuale di ogni inaugurazione, l’evento clou, dove fatti e personaggi vengono immortalati nella storia seriatese. Un vero archivio fotografico, l’unico esistente sul territorio del paese.

 

(continua)

 

Ci sono basi di qualità. Nel futuro, chissà, queste foto usciranno dal cassetto privato per dare vita ad una bella mostra autoctona sulla storia dell’Associazione? Nemo profeta in patria? Io ho fiducia nelle eccezioni e nella giustizia.

Si segnala un fiore all’occhiello: l’aver vinto il primo premio indetto dalla gipsoteca Calandra, Savigliano (Cuneo, 2004). Ubi maior minor cessat: il pannello in rame di nostra patria Italia sta addirittura alle spalle della cattedra parlamentare di Montecitorio! Forza, ragazzi, avanti tutta, ognuno di voi ha un Newton nel motore! (Helmut ovviamente, non Isaac).  

Loresca